Donare il cordone è un gesto semplice e sicuro per il tuo bambino: questo gesto può essere una speranza per le malattie rare. Scopri come nel nostro articolo.
Una doppia nascita
Quando una nuova vita nasce, nasce anche un’opportunità unica: quella di donare il sangue del cordone ombelicale. Il piccolo tratto, chiamato cordone ombelicale, che ha nutrito il tuo bambino per nove mesi è indispensabile per milioni di persone.
Le cellule contenute al suo interno possono essere utilizzate per trattare diverse malattie, tra cui leucemie e anemie, rappresentando una speranza concreta per tanti pazienti in attesa di cure.
Donare il cordone è un gesto semplice, sicuro e totalmente indolore per te e il tuo bambino. Spesso le sacche del cordone ombelicale vengono gettate tra i rifiuti ospedalieri, sprecando un potenziale enorme. Tu con questa scelta puoi fare la differenza e addirittura salvare una vita.
Le malattie tumorali del sangue
Il trapianto delle cellule staminali contenute all’interno del cordone ombelicale rappresenta una speranza e una terapia fondamentale per il trattamento di queste patologie.
La leucemia attacca il midollo osseo dove vengono prodotte le cellule contenute nel sangue. Durante la malattia, chi ne è affetto produce “grosse quantità di globuli bianchi che non operano correttamente ma, poiché prive di controllo, ostacolano il normale sviluppo dei globuli rossi e delle piastrine”. Le conseguenze sono infezioni, stanchezza ed emorragie”. A oggi l’aspettativa di vita è di 5 anni dalla diagnosi è di circa il 28%. Il trapianto delle cellule staminali del cordone ombelicale può ripristinare la normale produzione di cellule del sangue offrendo una possibilità di guarigione. I linfomi sono tumori del sistema linfatico, una parte essenziale che costituisce il sistema immunitario di ognuno di noi. Anche in questo caso le cellule staminali possono svolgere un ruolo cruciale nella terapia, specialmente quando altri trattamenti non risultano efficaci.
Patologie del sangue non tumorali
Oltre alla malattie tumorali esistono altre patologie altrettanto gravi come la Talassemia e l’Aplasia midollare.
Il trapianto di cellule staminali contenute all’interno del sangue del cordone ombelicale rappresenta una speranza concreta per chi ne è affetto.
La talassemia è una malattia ereditaria che causa delle anomalie dell’emoglobina, la proteina dei globuli rossi responsabile del trasporto dell’ossigeno. Questa patologia può causare anemia, stanchezza e molti altri problemi di salute. Diverse ricerche hanno dimostrato che nel sangue del cordone ombelicale e della placenta, usualmente considerati materiali di scarto, sono presenti cellule staminali simili a quelle del sangue midollare.
L’aplasia midollare, nota anche come anemia aplastica, è una condizione in cui il midollo osseo non produce sufficienti cellule del sangue, portando a sintomi come affaticamento, infezioni frequenti e sanguinamenti.
La donazione del sangue del cordone ombelicale offre una fonte preziosa di cellule staminali per questi trapianti, rappresentando una speranza concreta per molti pazienti affetti da malattie del sangue non tumorali.
Limiti attuali della ricerca
La donazione del cordone ombelicale ha già salvato molte vite, specialmente in casi di leucemie e altre malattie del sangue. Tuttavia, è importante sapere che al momento, non ci sono prove scientifiche che dimostrino l’efficacia di queste cellule nel trattamento di malattie croniche degenerative come il diabete, l’Alzheimer e la SLA (Sclerosi laterale amiotrofica).
Anche se le cellule staminali hanno un grande potenziale la loro applicazione per queste malattie richiede ancora molta ricerca. Ogni giorno, ricercatori in tutto il mondo lavorano per esplorare nuove possibilità terapeutiche con le cellule staminali del cordone ombelicale. Questi studi sono fondamentali per garantire che in futuro si possano sviluppare trattamenti sicuri ed efficaci per una gamma più ampia di malattie.
Donando il cordone ombelicale contribuisci direttamente a questa importante ricerca.
La tua scelta di donare può accelerare questo processo di ricerca, avvicinandoci a un futuro in cui sempre più malattie potranno essere curate.