Il primo trapianto di cellule staminali da sangue cordonale è avvenuto nel 1988 in Francia su un bambino affetto da Anemia di Fanconi. Da quel momento i risultati sono stati sempre più rivoluzionari. Secondo il National Cord Blood Program si contano fino ad oggi oltre 35.000 trapianti in tutto il mondo che hanno trasformato il cordone ombelicale nella seconda fonte di prelievo di cellule staminali dopo il midollo osseo. Addirittura, rispetto ad altri tipi di staminali, le cordonali sono:
L’unico svantaggio è rappresentato dalla quantità relativamente piccola contenuta in ogni unità di sangue prelevato, ma sufficiente per un utilizzo tangibile soprattutto in campo pediatrico.
Fortunatamente i progressi della ricerca stanno consentendo il trapianto di sangue cordonale anche in pazienti adulti ricorrendo, ad esempio, all’infusione di due sacche di sangue cordonale o all’espansione ex vivo delle staminali cordonali (con questa tecnica è possibile aumentare il numero di cellule staminali presenti in un campione).
Secondo i dati di Eurocord sui trapianti registrati nei pazienti pediatrici, la leucemia è la malattia più trattata, seguita dalle anemie aplastiche e le immunodeficienze.
Il Decreto Ministeriale del 18 Novembre 2009 regola la materia in Italia e cataloga le patologie per le quali è consolidato l’uso per il trapianto delle cellule staminali ematopoietiche da sangue del cordone ombelicale, soprattutto in relazione alla possibilità di donazione dedicata.
Per offrirti un'esperienza di navigazione sempre migliore, questo sito utilizza cookie propri e di terze parti, partner selezionati. I cookie di terze parti potranno anche essere di profilazione. Leggi la nostra Informativa sull’uso dei cookie per saperne di più oppure vai su “Personalizza” per gestire le tue impostazioni. Cliccando "Accetta" acconsenti alla memorizzazione dei cookie sul tuo dispositivo. Cliccando su "Rifiuta" accetti la memorizzazione dei soli cookie necessari.