Un viaggio lungo migliaia di chilometri per un gesto che salva
Ad aprile dello scorso anno, dalla Banca del Sangue Cordonale (BSC) dell’ospedale Brotzu di Cagliari è partita un’unità di cellule staminali ematopoietiche diretta negli Stati Uniti, più precisamente al Centro Trapianti di Cincinnati. La sua missione? Quella di contribuire a un trapianto salvavita per un bambino di appena un anno, affetto da una rara malattia genetica. Un viaggio che attraversa l’oceano, ma che nasce da un gesto semplice: la donazione del cordone ombelicale, donato alla nascita,grazie a una generosità di una famiglia sarda. Il trapianto è stato eseguito con successo e senza complicazioni, regalando al piccolo paziente una concreta speranza di vita.
Una rete internazionale che unisce vite
Come sottolineato dal Commissario Straordinario dell’Arnas Brotzu, Maurizio Marcias, questa storia dimostra con forza «l’importanza della donazione del sangue cordonale, un prodotto biologico ricco di cellule staminali che, se non raccolto, viene eliminato in sala parto». Donare il cordone ombelicale non costa nulla e non comporta alcun rischio né per la mamma né per il bambino, ma può fare una differenza enorme per chi in attesa di una cura. Ogni cordone donato è una risorsa preziosa: oltre ad avere il potere di salvare vite ha anche quello di essere fondamentale per la ricerca scientifica.
Il valore delle cellule staminali del cordone ombelicale
Il sangue cordonale è una delle fonti più ricche di cellule staminali ematopoietiche, fondamentali per la cura di gravi patologie onco-ematologiche e metaboliche, particolarmente in ambito pediatrico. «Le cellule del cordone si confermano una valida alternativa al trapianto di midollo osseo e periferico», spiega il dottor Mauro Carta, direttore della BSC dell’ospedale Brotzu. Oltre a offrire una maggiore compatibilità, permettono tempi più rapidi e sicuri per il paziente. Una risorsa che, purtroppo, viene ancora spesso scartata per mancanza di informazioni. Il cordone ombelicale infatti se non viene donato alla nascita viene molto spesso gettato tra i rifiuti ospedalieri.
Donare è scegliere di fare la differenza
Donare il sangue cordonale significa compiere una scelta consapevole: trasformare un momento intimo e personale, come la nascita di un figlio, in un atto di generosità che può cambiare il destino diqualcun altro. È dire “sì” alla vita, non solo quella che inizia tra le tue braccia, ma anche quella che, grazie al tuo gesto, può continuare altrove. In un tempo in cui ci si sente spesso impotenti di fronte alle grandi sfide della malattia, scegliere di donare è un modo concreto per agire, per esserci, per costruire un futuro migliore. Non costa nulla, non comporta alcun rischio, ma ha un valore inestimabile.
Donare è scegliere di non sprecare un bene prezioso. È credere che anche un piccolo gesto possa avere un impatto enorme. È decidere di essere parte della cura, della speranza, della vita. Perché ogni cordone donato è una possibilità in più. E ogni possibilità può essere quella decisiva.