È di qualche giorno fa la notizia sul nuovo trattamento messo in atto per rallentare la degenerazione maculare atrofica con le cellule staminali cordonali. Un risultato importante della ricerca scientifica sulle preziose potenzialità delle cellule staminali, che ci ricorda l’importanza della donazione del cordone ombelicale.
News del 7 febbraio 2024
Come riportato nell’articolo “Cellule staminali del cordone ombelicale contro la degenerazione maculare”, pubblicato sul sito del Policlinico Gemelli di Roma in data 7 febbraio, è stata messa a punto dai ricercatori della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS “una nuova tecnica per rallentare l’evoluzione della degenerazione maculare atrofica legata all’età. Le iniezioni sotto-retiniche di un prodotto derivato dal sangue di cordone ombelicale si sono dimostrate in grado di rallentare l’evoluzione di questa condizione, ancora orfana di trattamento e che può portare alla perdita della vista”.

La degenerazione maculare atrofica legata all’età
La degenerazione maculare atrofica legata all’età è una patologia abbastanza diffusa tra le persone sopra i cinquant’anni che può portare alla perdita completa della vista. In un futuro non molto remoto, questa patologia potrebbe colpire circa 280 milioni di persone nel mondo. Al momento in Italia a soffrirne, a vari stadi, è già qualche milione di over 50.
Non essendoci sinora in Europa un trattamento autorizzato, i ricercatori del Policlinico Universitario Gemelli “stanno tendando un strada innovativa, descritta in una recentissima pubblicazione su Opthalmology Science, che sfrutta le capacità rigenerative del sangue da cordone ombelicale”.
A spiegarne i dettagli è il professor Stanislao Rizzo, Direttore della UOC di Oculistica di Fondazione Policlinico Gemelli e professore ordinario di Oculistica presso l’Università Cattolica:
“Abbiamo dunque avuto l’idea di utilizzare un derivato del sangue di cordone ombelicale, il plasma ricco di piastrine (PRP). Siamo i primi al mondo ad aver fatto questa esperienza e quello appena pubblicato è il nostro studio di fase 1.”
Il prezioso potenziale del sangue cordonale
Come aggiunge la professoressa Luciana Teofili, Direttore UOC Emotrasfusione del Policlinico Gemelli e Associato di Malattie del sangue all’Università:
“Il prodotto utilizzato in questo studio […] è plasma arricchito di fattori di crescita e mediatori solubili contenuti all’interno delle piastrine. Utilizziamo le unità donate alla Banca del Cordone Ombelicale (della quale è responsabile la dottoressa Maria Bianchi), che non possono essere congelate per scopo trapiantologico.”
L’importanza della donazione del cordone ombelicale
Sapere di questa nuova tecnica per il trattamento della degenerazione maculare legata all’età con cellule staminali cordonali, ci rende fieri della nostra continua attività di sensibilizzazione sull’importanza della donazione del sangue cordonale, che da oltre 15 anni realizziamo con impegno e dedizione attraverso Cordoneombelicale.it.
Le potenzialità delle cellule staminali contenute nel sangue del cordone ombelicale sono enormi. Donare è importante: è una scelta consapevole di amore verso il prossimo.
Le cellule staminali cordonali donate rappresentano una reale speranza di guarigione, perché possono contribuire nella cura di gravi patologie del sangue. E non solo.
Come i risultati in campo scientifico ci stanno dimostrando, possono essere la fonte per nuove cure e trattamenti anche in altri campi.
Se sei una futura madre, pensaci. Approfondisci l’argomento col tuo ginecologo o con la tua ostetrica. E se vuoi saperne ancora di più e avere un contatto diretto con chi, da tanti anni, si occupa di accompagnare i futuri genitori in questo percorso, chiamaci o scrivici all’800 45 45 77.
Sarà un vero privilegio aiutarti in questa scelta d’amore.