I primi sintomi della gravidanza cambiano da donna a donna, da età a età, da gravidanza a gravidanza. Dai sintomi più comuni a quelli più curiosi e inaspettati, ogni gravidanza ha sempre qualcosa di diverso da raccontare. Ne citiamo tre tra i più comuni e, spesso, anche tra i più ingannevoli.
I sintomi più comuni della gravidanza
Nelle prime settimane di gestazione, oltre all’assenza del ciclo mestruale, ci sono alcuni sintomi che sono molto comuni a tante donne: stanchezza, nausea e cambiamenti fisici del seno. Questi tre sintomi oltre a essere tra i più comuni, sono anche i più ingannevoli. Spesso si manifestano non appena si inizia a controllare il calendario per contare i giorni di ritardo delle mestruazioni. Quando si programma di avere un figlio, il desiderio di diventare madri è infatti talmente forte che molte donne raccontano di averli provati già dai primi giorni di ritardo.
Sintomi simili possono comparire anche nel caso opposto, cioè quando una donna ha il timore di avere una gravidanza.
In entrambi i casi si può sviluppare la sindrome della pseudociesi, o gravidanza immaginaria1 o isterica: uno stato particolare in cui la donna non incinta ma in amenorrea manifesta alcuni segni di presunzione o di probabile gravidanza come nausea, ingrossamento dell’addome e del seno.
Sebbene sia probabile che, almeno una volta nella vita di una donna, questa convinzione o timore ci siano stati, attualmente è invece più improbabile che ciò si verifichi come in passato. Oltre all’esame del sangue che rileva la gonadotropina corionica umana (beta-HCG) con un’attendibilità del 100% dopo circa una settimana dal concepimento, i test di gravidanza hanno raggiunto un’affidabilità del 99% già dal primo giorno di ritardo. Scoprire di essere in attesa o di avere un normalissimo ritardo, è oggi più che mai molto più semplice e veloce.
La stanchezza
La stanchezza è quel profondo senso di fatica, spossatezza e sonnolenza che di solito si manifesta nelle prime 8-10 settimane di gravidanza. È una condizione fisiologica dovuta al fatto che il corpo della donna sta reagendo alle variazioni ormonali dovute all’aumento del progesterone. Seppur non confortante, nel momento in cui una donna si sente debole e ha difficoltà a svolgere le attività che prima della gravidanza aveva sempre svolto normalmente, è importante specificare e ricordare che questa stanchezza non è patologica, ma appunto fisiologica. Le energie che vengono a mancare alla gestante sono indispensabili per un sano e regolare sviluppo del feto. Il rimedio più efficace è ovviamente il riposo. Se ciò non fosse possibile per via del lavoro o perché si hanno altri figli, è molto importante rallentare i ritmi e, quando possibile, delegare ad altri compiti e impegni quotidiani.
La nausea
La nausea che in genere si presenta la mattina per via del basso livello di zuccheri nel sangue, spesso può essere accompagnata dal vomito. Alcune donne hanno la nausea anche la sera o per tutto il giorno, altre sino al quarto mese, altre ancora solo dopo la prima gravidanza. Oltre a evitare le bevande alcoliche e il fumo, sono vivamente sconsigliati cibi grassi e fritti e gli odori forti. Molte donne raccontano di sentire intensamente degli odori e profumi che prima non avevano mai percepito e di non sopportarne altri che invece prima gradivano. Stessa cosa accade per alcuni cibi.
Quando la nausea e il vomito provocano alterazioni significative dello stato di salute della donna, il medico o lo specialista potrebbero prescrivere farmaci o dispositivi medici adatti a ridurne frequenza ed effetti. In generale, per alleviare il senso di nausea e l’eventuale salivazione abbondante, sono consigliati frequenti spuntini durante il giorno e prima di andare a dormire.
Cambiamenti fisici del seno
Per quanto riguarda i cambiamenti fisici del seno, essi sono ben visibili sin dalle prime settimane. Le vene azzurre diventano più evidenti fino a far sembrare la pelle una carta geografica. L’areola, che è quel cerchio più scuro che sta attorno al capezzolo, diventa ancora più scuro e presenta delle piccole protuberanze chiamate tubercoli di Montgomery. Il seno inoltre si ingrossa e diventa più sensibile e turgido. L’aumento del suo volume può portare alla comparsa delle smagliature. Per evitarle è consigliata l’applicazione giornaliera di oli emollienti e/o di creme idratanti ed elasticizzanti.
Quando i primi sintomi della gravidanza diventano un problema
Quando i primi sintomi della gravidanza diventano un problema perché talmente forti e intensi da non permettere una normale attività quotidiana e/o lavorativa, è possibile usufrire del congedo di maternità o di paternità alternativo. Si tratta di un’apposita misura di tutela rivolta alle lavoratrici dipendenti, disoccupate o sospese o che, in caso di determinate condizioni, viene concesso al padre.
Come riportato sul portale dell’INPS:
Il congedo di maternità è il periodo di astensione obbligatoria dal lavoro riconosciuto alle lavoratrici dipendenti durante la gravidanza e il puerperio.
In presenza di determinate condizioni che impediscono alla madre di beneficiare del congedo, l’astensione dal lavoro spetta al padre. Si tratta, in questo caso, del congedo di paternità alternativo. Il diritto al congedo e alla relativa indennità è previsto anche in caso di adozione o affidamento di minori.
L’obbligatorietà del congedo per le lavoratrici dipendenti è sancita dal Testo Unico sulla maternità e paternità (decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151) che vieta ai datori di lavoro di adibire le donne al lavoro durante il periodo di congedo di maternità.
Il congedo di maternità è rivolto alle lavoratrice e alle lavoratrice disoccupata o sospesa.
La domanda per il congedo di maternità deve essere presentata online all’INPS attraverso il servizio dedicato.
Per informazioni, dubbi o necessità, ci si può rivolgere direttamente all’INSP o a uno dei tanti Centri di Assistenza Fiscale e Patronati presenti sul territorio.
Ogni gravidanza fa storia a sé
Ogni gravidanza fa storia a sé: per viverla al meglio è dunque importante imparare a conoscerla, accettarla e rispettarla.
Oltre al test casalingo, per sottoporsi agli esami di routine previsti è necessario rivolgersi al medico di base o al ginecologo. A questi esami, di solito tra la sesta-ottava settimana di gestazione, seguirà la prima ecografia di controllo della gravidanza.
A prescindere dai sintomi, una donna che aspetta un figlio, che sia il primo o no, vive una condizione particolare che richiede molte energie. Perciò, quando i primi sintomi di una gravidanza sono troppo debilitanti, chiedere una mano aiuta tanto. Aiuta sia nella fatica fisica che in quella mentale e permette di prepararsi meglio al parto.
Come abbiamo già detto, ogni gravidanza fa storia a sé. Non sempre, i consigli o le soluzioni che gli altri dispensano riescono a risolvere la grande varietà delle situazioni che vive una donna in attesa. Ne siamo ben consapevoli. Il nostro intento è quello di dare un piccolo contributo.
Il nostro augurio più grande è invece che, per ognuna di queste singole e uniche storie, vi sia sempre qualcosa di bello da raccontare e condividere.
Perciò, se hai una tua storia da raccontare e condividere non esitare. Scrivici qui. Sarà un grande onore averla nel nostro blog.
A differenza del nostro, il tuo sì che sarà un grande e prezioso contributo per chi vuole saperne di più sul primissimo periodo dell’attesa.
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